serie a squalifica mancin derby
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IL COMUNICATO DEL GIUDICE SPORTIVO PER MANCINI


SQUALIFICA PER UNA GIORNATA EFFETTIVA DI GARA ED AMMENDA DI € 5.000,00

MANCINI Roberto (Internazionale): per avere, al 6° del secondo tempo, rivolto agli Ufficiali di gara un’espressione irriguardosa; per avere inoltre, all’atto del consequenziale allontanamento, rivolto unepiteto ingiurioso al Quarto Ufficiale e per avere quindi indirizzato agli spettatori un gesto insultante; infrazioni rilevate anche dalla Procura federale.

L’immagine è sgranata e sfocata, presa dalla tv, ma su twitter era già iniziata a circolare ben prima della fine della partita con la successiva ammissione dello stesso allenatore in Tv su Mediaset Premium:

Roberto Mancini, dopo il ” Siete Ridicoli ” per la sua espulsione di inizio ripresa, ecco che alza il dito medio, presumibilmente verso i tifosi del Milan, prima di imboccare il sottopassaggio dello stadio San Siro.

dito-medio-mancini-derby
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Dopo la vicenda SARRI  – MANCINI, ecco un altro brutto gesto da parte di un allenatore di Serie A.

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Un altro problema, per il tecnico marchigiano, oltre alla pessima figura della squadra, scesa a -9 dal Napoli con la sconfitta di oggi: in tanti sui social, visto il gesto, hanno cominciato a rinfacciargli la morale fatta a Sarri dopo la gara di Coppa Italia. “Il dito medio l’ho fatto – ammette un nervosissimo Mancini a Mediaset dopo la partita – c’erano degli stewart che mi insultavano e non dovevano essere lì”. E poi interrompe il collegamento e se ne va sbuffando con la giornalista” Basta Cagate “.

Secondo Mediaset Premium ” Arena ” il gesto del tecnico dell’Inter è nato dopo diversi insulti e finocchi ricevuti al momento dell’uscita dal campo dell’allenatore.

Clima davvero teso dopo le brutte sconfitte con Juventus e Milan.

Ecco le pagelle del Derby di Milano:

MILAN:

Donnarumma 5.5; Abate 6, Alex 7.5, Romagnoli 6, Antonelli 5.5; Honda 7 (44′ s.t. Boateng), Montolivo 6.5, Kucka 7, Bonaventura 6.5; Bacca 7 (40′ s.t. Bertolacci), Niang 6.5 (34′ s.t. Balotelli 5.5). All.: Mihajlovic.

I MIGLIORI DEL MILAN

Kucka: Prestazione straripante per il mediano del Milan; batte regolarmente Medel sul cambio di velocità e spacca la difesa dell’Inter. Fa sempre la cosa giusta al momento giusto.

Alex: Sblocca la partita con un sontuoso colpo di testa e da lì cresce sempre di più, prendendo in mano la difesa. Sempre presente sui cross e in anticipo. Capisce la tensione del proprio portiere e lo prende per mano.

Bacca: Il suo gol è da attaccante di razza, prendendo alle spalle Miranda. Si vede poco, ma appena riceve palla è semplicemente implacabile.

I PEGGIORI DEL MILAN

Donnarumma: Il suo viso rimane sereno, ma l’emozione per il primo di derby si vede. Il giovane portiere si lancia in uscite coraggiose ma rischiose (su tutte il possibile rigore per l’Inter), poi si scuote. Alex nel secondo tempo gli da una mano

INTER: 

Handanovic 6; Santon 5, Miranda 5, Murillo 6.5, Juan Jesus 6; Brozovic 6, Medel 5.5; Ljajic 5.5 (42′ s.t. Telles s.v.), Eder 6.5, Perisic 6; Jovetic 5 (19′ s.t. Icardi 4.5). All.: Mancini.

I MIGLIORI DELL’INTER

Eder: La sua prima in nerazzurro è positiva. Nei primi minuti, la sua “cattiveria” lo rende subito il punto di riferimento in attacco, muovendo il contropiede e tentando la conclusione. Cala nel corso della partita, ma è il più concreto, anche nei contrasti.

I PEGGIORI DELL’INTER

Miranda: Soffre spesso le palle inattive del Milan. Sul gol di Bacca si fa sorpendere alle spalle dall’attaccante colombiano. Probabilmente la peggior prestazione dall’avvio di stagione.

Jovetic: Propositivo in fase offensiva, ma spesso e volentieri cerca troppo il tocco di classe. Quando poi è chiamato a concludere in porta, i suoi tiri non sono mai insidiosi.

Icardi: Entra dalla panchina e si procura subito un rigore. Lui lo sbaglia clamorosamente. La partita gira in pochi attimi. Da quel momento sparisce e con lui gran parte dell’Inter.

Santon: Viene sovrastato da Alex in occasione del gol, ma nel primo tempo non gioca poi tanto male. Sanguinosa invece la palla persa sul pressing di Bonaventura: da lì nasce il gol che ammazza la partita.

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