piste da sci covid
piste da sci covid
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Berna ha fatto la sua scelta: le stazioni sciistiche rimarranno aperte durante le festività natalizie. Lo ha affermato giovedì, il consigliere federale Alain Berset. Una decisione che mette in difficoltà i paesi confinanti, che condividono con la Confederazione i comprensori sciistici.

A livello dell’Unione Europea, diversi paesi tra cui Germania e Italia insistono per coordinarsi nella gestione, leggasi apertura, degli impianti da sci. L’Austria vuole riaprire, mentre l’Italia no. Roma preferisce essere prudente su questo punto, e anche in questo caso i malumori da parte di chi gestisce piste da sci non si sono fatti attendere .

Quasi cinquemila casi di coronavirus al giorno, terapie intensive piene, medici malati. Eppure gli svizzeri, come riporta il Corriere della Sera, non tengono conto delle parole dell’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità, che identifica nella zona di Ginevra uno dei principali, se nonil principale focolaio d’Europa, come confermano le drammatiche situazioni degli ospedali, ai livelli, per dire, di Varese e di Como, se non pure peggio. Ovvero ambulanze in coda fuori dal pronto soccorso, posti letto carenti, reparti trasferiti, medici e infermieri malati a decine e decine, le terapie intensive piene, una quotidianità di nuovi casi che non concede tregua.

Il rischio è ovviamente quello di un esodo di massa dagli Stati confinanti, tra cui l’Italia, e dell’innesco di una possibile nuova ondata di casi.

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Il governo svizzero assicura che si scierà in sicurezza: mascherine, distanziamento sociale, ingressi contingentati e sanzioni per chi non rispetta le regole. Ma il problema è quello che viene dopo: rifugi, ristoranti, bar, dove potrebbero verificarsi assembramenti di persone.

Critiche alla proposta della Merkel, condivisa dal premier Giuseppe Conte e dal presidente francese Emmanuel Macron, sono arrivate anche da Vienna. Ma l’Austria appare più cauta. “Se l’Ue vuole gli impianti chiusi, deve pagare per questo”, è la posizione del ministro delle Finanze austriaco, Gernot Blümel, citato dal Corriere, che stima in 2,4 miliardi di euro le perdite per una eventuale chiusura degli impianti nel periodo di Natale.

SI PUO’ ANDARE A SCIARE IN SVIZZERA ?

 NO ! Comunque le regioni rosse e arancioni non possono spostarsi oltre il loro comune di residenza, il Governo sta  introducendo  la quarantena obbligatoria per chi si reca anche solo per poche ore all’estero, sta pensando di disincentivare fortemente se non direttamente vietare, la possibilità di recarsi all’estero e anche lo spostamento tra regioni per il periodo di Natale.

 

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