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venerdì, Novembre 22, 2024
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BOOKCITY TORNA IN VERSIONE DIGITALE: dall’11 al 15 novembre

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BOOKCITY TORNA IN VERSIONE DIGITALE: dall’11 al 15 novembre

Dall’11 al 15 novembre la IX edizione del festival letterario sul sito  e sui social: 180 eventi che a causa dell’emergenza Covid saranno in streaming. Due i temi: “I talenti delle donne” e “Terra nostra” ovvero l’ambiente. Tra gli autori più attesi Zadie Smith, Jonathan Safran Foer, Jean Paul Fitoussi, Edgar Morin e tanti altri
BookCity, propone Levi, può essere l’occasione per ricordare che i libri non sono oggetti, non sono oggetti di consumo, ma qualcosa di vivo, di essenziale per la crescita individuale e del Paese, di cui abbiamo bisogno più che mai, da rendere sempre accessibili e da tutelare.
Con uno spirito agguerrito, dopo avere riscritto il programma un numero imprecisato di volte, BookCity 2020 si sposta quindi in rete e si svolgerà sul sito e sui relativi social dall’11 al 15 novembre. Il palinsesto per ora prevede 180 eventi, rispetto agli oltre 1600 dello scorso anno. C’è tempo fino al 6 novembre per rendere virtuali il numero più alto possibile di appuntamenti. Per partecipare da spettatori/lettori basta mettersi davanti allo schermo nel giorno e nell’ora indicati sul sito. Non servono password, non bisogna prenotarsi, ingresso, come sempre, libero.Un festival da seguire sul telefono, o al computer, che punta su “I talenti delle donne” e sulla “Terra nostra” ovvero sull’ambiente, con l’elefante nella stanza, che salterà fuori in ogni incontro: la pandemia. Tra le scrittrici ospiti spiccano 4 numeri uno. Inaugurerà l’11 novembre alle 20 Zadie Smith (il suo ultimo libro, “Questa strana e incontenibile stagione”, SUR). Londinese di nascita, newyorkese d’adozione, Smith terrà una lectio magistralis sui grandi temi, dal ruolo della letteratura per comprendere la realtà in cui viviamo a giustizia sociale, inclusione, multiculturalismo e virus. Previsti anche l’intervento del filosofo evoluzionista Telmo Pievani e un mini concerto de LaFil, la Filarmonica di Milano, con un programma che spazierà da Ives a Strauss, Debussy e Mahler.

Attese anche l’inglese di origine nigeriana Bernardine Evaristo, vincitrice del Booker Prize, autrice di “Ragazza, donna, altro” (sempre SUR, 12 novembre, ore 17); la messicana Valeria Luiselli “Archivio dei bambini perduti” (La Nuova Frontiera), vincitrice del Premio Fernanda Pivano (13 novembre, ore 19,30); e l’inglese Jeanette Winterson Frankissstein (Mondadori, 13 novembre, ore 21). Interverrà pure, a proposito di femminismo, di genere, di ambientalismo, di un nuovo mondo da costruire in un modo più equo e più inclusivo, la drammaturga americana V, ovvero Eve Ensler, autrice de “I monologhi della vagina” (ilSaggiatore), sul tema: “La natura è una madre” (12 novembre, ore 18).

E ancora gli scrittori, amatissimi in Italia e non solo, Jonathan Safran Foer, David Quammen, presenza fissa nelle rassegne di questo periodo per avere previsto, in tempi non sospetti, lo spillover – il salto di specie di un virus dagli animali agli esseri umani – , e Joël Dicker; gli economisti Jean-Paul Fitoussi e Nassim Nicholas Taleb; e il filosofo e sociologo francese Edgar Morin, 92enne, che chiude BookCity il 15 novembre alle 20 con la sua autobiografia I ricordi mi vengono incontro (Raffaello Cortina Editore).Mobilitazione anche delle Università milanesi, che offriranno lezioni, sempre online, aperte a tutti e di una parte importante della manifestazione, BookCity per il Sociale, che troverà il modo pure quest’anno di entrare nelle carceri e negli ospedali, sempre in modo virtuale. Per chi volesse incontrare il proprio scrittore preferito – stanno verificando se in presenza o virtualmente – c’è anche un contest: mandate le vostre domande sul sito di e, forse, Alessandro Robecchi, Jonathan Bazzi, Fumettibrutti e Giorgio Fontana vi risponderanno di persona, in una delle novità di quest’anno, gli eventi della sezione “Uno alla volta“.

La cultura resiste, Milano resiste.
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