Milano non revocherà l’Ambrogino d’Oro a Chiara Ferragni
No alla revoca dell’Ambrogino d’Oro a Chiara Ferragni dopo le indagini della Procura di Milano che la vedono indagata per truffa aggravata. È l’esito del voto espresso dal Consiglio comunale su un ordine del giorno a prima firma del capogruppo di Fratelli d’Italia Riccardo Truppo. Ventuno i contrari, 8 i favorevoli e 2 gli astenuti.
Chiara Ferragni e suo marito Fedez avevano ricevuto l’Ambrogino d’oro nel 2020 per l’impegno dimostrato durante la prima fase del Covid-19, quando organizzarono una raccolta fondi per potenziare il reparto di terapia intensiva all’ospedale San Raffaele.
“Il comportamento tenuto dalla signora Ferragni ha causato un grave danno d’immagine alla città e alle iniziative di beneficenza e volontariato”, si legge nel testo a prima firma del capogruppo di Fdi, Riccardo Truppo. “Sul caso Ferragni tutti hanno espresso distanza dall’assenza di etica dimostrata nel trattare il mondo del volontariato, ma quando si è trattato di votare la revoca dell’Ambrogino non c’è stata coerenza da parte di tutti”, commenta Truppo dopo il voto. “Non auguriamo eventuali guai giudiziari a nessuno – aggiunge – ma quando si parla di volontariato esigiamo totale rispetto verso decine di migliaia di persone che in tutta Italia e a Milano dedicano la loro vita al servizio degli altri. Riteniamo di aver scelto l’azione simbolica migliore per dire da che parte stiamo”.
Tra i contrari c’è anche il sindaco Giuseppe Sala, che in aula ha spiegato così il suo voto: «Nessuno di noi sa quello che è successo veramente alla pizzaiola del Lodigiano ma dobbiamo abituarci tutti a far sì che la magistratura faccia il suo corso. Chiara Ferragni, per come la conosciamo, ha una solidità tale da poter reagire anche a qualcosa che le si scaraventa addosso, ma non lo sappiamo. Quindi credo che attendere che la magistratura faccia il suo corso in modo compiuto sia utile».