Il nuovo progetto del Comune di Milano per il recupero dei tessuti usati
Accordo tra Comune, Amsa e Retex.green
Il Comune di Milano ha stretto un accordo con Amsa e il Consorzio Retex.green per incentivare il riciclo dei tessuti usati. Grazie a questa collaborazione, verranno creati diversi punti di raccolta in città. In questo modo, i cittadini potranno smaltire facilmente vestiti e tessili non più utilizzati, contribuendo al concetto di economia circolare.
L’importanza del riciclo tessile a Milano
A Milano, la capitale della moda, i tessuti costituiscono una parte rilevante dei rifiuti urbani. Attualmente, rappresentano lo 0,63% della raccolta differenziata, con circa 3 kg per abitante all’anno. Tuttavia, attraverso questo piano, l’obiettivo è ridurre significativamente i rifiuti destinati allo smaltimento, generando nuove opportunità per il recupero e la valorizzazione dei materiali.
Il ruolo chiave del Consorzio Retex.green
Il Consorzio Retex.green, nato grazie a Confindustria Moda e alla Fondazione del Tessile Italiano, svolgerà un ruolo centrale in questo progetto. Infatti, con il supporto di nuove tecnologie, il Consorzio si concentrerà sul riutilizzo e sul riciclo innovativo delle fibre tessili. Ciò consentirà di trasformare rifiuti in risorse utili per il settore.
Un passo avanti per la sostenibilità urbana
Secondo l’assessora all’Ambiente Elena Grandi, la collaborazione tra pubblico e privato è fondamentale per il successo delle iniziative legate alla sostenibilità. In particolare, questo progetto mira a far entrare i tessuti nel ciclo dell’economia circolare. Inoltre, i cittadini avranno la possibilità di consegnare tessuti usati senza obbligo di acquisto, facilitando così la raccolta.
Innovazioni nel riciclo: chimico e meccanico
Mauro Chezzi, direttore di Retex.green, ha sottolineato che questa iniziativa porterà ad un aumento dei punti di raccolta e delle quantità di tessuti recuperati. Grazie a tecnologie innovative, si testeranno pratiche di riciclo chimico e meccanico per una vasta gamma di fibre. In questo modo, sarà possibile reintrodurre le materie prime nel ciclo produttivo, massimizzando il recupero dei materiali.