statua di una donna che allatta
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Milano: il Comune dice no alla statua di una donna che allatta

Si intitola “Dal latte materno veniamo” la statua della scultrice Vera Omodeo che sta innescando un caso politico a Milano. La commissione comunale che ha il compito di valutare la posa di opere d’arte negli spazi pubblici, infatti, ha dato parere negativo alla collocazione in piazza Duse – nella zona di Porta Venezia – dell’opera, una raffigurazione in bronzo di una donna che allatta il suo bambino, perché non rappresenterebbe “valori condivisibili da tutti i cittadini e cittadine”. Per protestare contro la decisione, il 6 aprile un gruppo di madri in allattamento ha tenuto un flashmob nella piazza che avrebbe dovuto ospitare la statua, intitolata e donata al Comune dai figli dell’artista, scomparsa nel 2023.

Ma la commissione del Comune, non solo ha bocciato la proposta ma si è spinta a suggerire alla famiglia di donare la statua a “un istituto privato, ad esempio un ospedale o un istituto religioso, all’interno del quale sia maggiormente valorizzato il tema della maternità, qui espresso con delle sfumature squisitamente religiose”.

Le parole della figlia dell’artista “Non ci interessa rinchiuderla, in città ci sono solo due statue dedicate a donne e questa è anche stata realizzata da un’artista donna. Inoltre una donna parzialmente nuda non mi sembra affatto un soggetto religioso. Grazie al sindaco e all’assessore se riusciranno a trovare una collocazione all’opera”.

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La politica però attacca, a destra e a sinistra, con Silvia Sardone, eurodeputata della Lega che spiega come «una mamma che stringe al petto un bambino non può offendere nessuno che sia dotato di un briciolo di cervello». Mentre il Pd con i consiglieri Alice Arienta e Luca Costamagna sottolinea come «la maternità come scelta di amore e libertà è un bene da tutelare e valorizzare. Non è cancellando la figura della maternità che si aiutano le donne».

 

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