Chiara Ferragni Oreo
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Chiara Ferragni e la beneficenza con Oreo sul Covid

Il vaso scoperchiato dal pandoro Balocco Pink Christmas griffato Chiara Ferragni continua a creare problemi all’influencer milanese. Dopo le indagini per truffa sull’accordo di beneficenza con l’azienda dolciaria di Cuneo e i dubbi sulle operazioni commerciali riguardanti le uova di Pasqua in collaborazione con Dolci Preziosi e la bambola Trudi, ora al centro dell’attenzione ci finisce l’accordo con Oreo, i biscotti dell’azienda Mondelez.

L’associazione dei consumatori si riferisce all’edizione di una capsule collection del 2020 pubblicizzata sui social dall’imprenditrice cremonese con “messaggi rivolti al pubblico” nei quali, si legge nell’esposto, “si affermava che il cento per cento del ricavato delle vendite di tali abiti sarebbe andato in beneficenza per iniziative contro il Coronavirus”. Con questo esposto, Codacons chiede che vengano verificati i dati, le modalità di assegnazione delle donazioni arrivate e di uso dei fondi raccolti.

L’azienda Oreo – ha notato il Codacons – risulterebbe legata alla Ferragni da rapporti di tipo commerciale: lo attesterebbero diversi contenuti pubblicati su Instagram dalla stessa influencer dove si sponsorizzano prodotti Oreo attraverso l’apposita dicitura “Adv”. Un connubio tra beneficenza e sponsorizzazioni a pagamento che, alla luce della sanzione dell’Antitrust per il caso Balocco, desta più di un sospetto, e porta il Codacons a presentare un esposto all’Agcm e alle Procure che già indagano sul pandoro-gate, affinché si estendano le indagini anche all’operazione Oreo.

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