Corteo animalista
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Corteo animalista all’Arco della Pace a Milano

Centinaia di persone all’Arco della pace di Milano, si sono riunite il 14 gennaio, al presidio per non dimenticare Leone, il gatto scuoiato vivo ad Angri, in provincia di Salerno, e tutti gli animali vittime della cattiveria umana, organizzato da diverse associazioni animaliste. “Gli animali non si toccano”, recita uno degli striscioni esposti durante la manifestazione.

Un altro felino, a San Ferdinando (Barletta-Andria-Trani), è stato ritrovato con il muso devastato dai petardi. Nonostante le cure, anche in questo caso, l’animale non ce l’ha fatta. L’ultimo caso, riguarda un uomo di 46 anni a Palermo, che ha bruciato vivo il suo cane Aron. «Vogliamo giustizia, la pena per chi uccide un animale va dai due mesi ai due anni.

Nessuno deve dimenticare quanto accaduto e nessun altro animale dovrà più essere vittima di tale atrocità.
Chi compie azioni crudeli verso gli esseri viventi di qualsiasi specie è da ritenersi pericoloso per tutta la comunità e non deve rimanere libero di compiere nuovamente le stesse azioni.

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“Stiamo facendo una proposta di legge popolare in regione Lombardia contro l’accattonaggio con gli animali di tutte le specie. In tanti stanno firmando” ha spiegato Caterina Sala di Task Force Animalista. Alessandro Vettorato, attivista indipendente, ha detto: “Le storie di Leone, Aaron e Grey non ci devono far dimenticare miliardi di esistenze che muoiono ogni giorno per mano di questa società”. Durante il presidio, si sono verificati diverbi tra i manifestanti sulla posizione e sull’attività dell’attuale Governo in merito alla tutela degli animali.

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