crediti Cosimo Filippini
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L’arte e la storia si intrecciano alla Cittadella degli Archivi e il risultato è un affascinante racconto del centenario dell’ultima grande espansione del Comune di Milano, con l’aggregazione degli undici borghi che circondavano il centro città. Correva l’anno 1923 quando, con un Regio Decreto del 2 settembre, si concludeva il complesso e lungo percorso di aggregazione di Affori, Chiaravalle, Musocco, Lambrate, Greco, Crescenzago, Vigentino, Baggio, Niguarda, Gorla-Precotto e Trenno a Milano, che portò di fatto al raddoppio della sua area urbana e a una profonda trasformazione della sua identità.

Un centenario che l’Amministrazione ha scelto di celebrare, all’interno del ricco palinsesto di iniziative dal titolo “Dai Borghi alla Città, dalla Città ai Quartieri”, con la mostra “In Archivio. La Più Grande Milano” e con il progetto Muri d’artista – giunto quest’anno alla sua quinta edizione -, le cui inaugurazioni si terranno oggi, sabato 13 maggio, alle ore 17 in via Gregorovius 15, alla presenza dell’assessora ai Servizi civici Gaia Romani, della Presidente del Municipio 9 Anita Pirovano e del delegato al coordinamento di Milano è Memoria Luca Gibillini.

Ad ogni Borgo divenuto oggi un quartiere della città sono dedicati gli spazi espositivi che – con un ricco patrimonio documentale, fatto di mappe d’epoca, di stemmi e carte autentiche – ne racconteranno le peculiarità storiche relative soprattutto al periodo dell’aggregazione, introdotti dal curatore storico, professor Antonino De Francesco del Dipartimento di Studi Storici dell’Università degli Studi di Milano.

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La mostra, inquadrata nella cornice “Dai Borghi alla Città, dalla Città ai Quartieri” di Milano è Memoria e realizzata in collaborazione con il Municipio 9, conferma anche il carattere didattico delle attività di Cittadella, avendo affidato la curatela generale e la progettazione grafica ai tirocinanti dell’Università degli Studi di Milano insieme alle ragazze e ai ragazzi di due classi prime della Scuola Immaginazione e Lavoro.        Promosso, invece, dall’associazione culturale no profit Isorropia Homegallery, con la supervisione della curatrice Rossella Farinotti, è il progetto Muri d’artista, ispirato quest’anno al centenario dell’aggregazione degli undici comuni da cui prende appunto il titolo “Dai Borghi alla Città, dalla Città ai Quartieri”. Seicento metri quadrati di arte murale lungo tutta l’intera via Monterotondo realizzati da quattordici artisti, Antonella Aprile, Giuseppe Buzzotta, Davide Genna, Coquelicot Mafille, Leila Mirzhakani, Silvia Negrini, Silvia Paci, Aronne Pleuteri, Shanti Ranchetti, Valdrin Taqui, Luca Zarattini, Gabriele Colletto, Lorenzo Di Lucido, Alexander Vinogradov.

Tra i molti progetti che seguirono le aggregazioni degli undici borghi vi furono la fondazione dell’Università degli Studi, il nuovo Ospedale Cà Granda di Niguarda, la costruzione dell’Arengario in piazza Duomo, la donazione del Palazzo dell’arte oggi Triennale, la chiusura dei Navigli, tutti avvenimenti ritratti e raccontati dai murales. Ogni comune aggregato portava con sé dentro alla nuova metropoli la propria storia, a volte millenaria come Chiaravalle con le sue marcite cistercensi, altre volte più recente ma di fama mondiale come Baggio con la spedizione del generale Nobile.     Anche quest’anno, l’intento è quello di riqualificare l’enorme area di Cittadella attraverso l’arte, confermando ancora una volta l’Archivio comunale come incubatore creativo, un Museo esterno che comunica alla città.   Prosegue quindi il progetto di riqualificazione urbana avviato nel 2015, a cura di Rossella Farinotti, che ha visto il coinvolgimento di più di 70 artisti – di diverse generazioni, approccio artistico e provenienza, ma tutti legati alla città di Milano – invitati a intervenire sulla facciata esterna e, successivamente, grazie al primo progetto realizzato da Vedovamazzei con l’opera pubblica permanente “La città che sale. Omaggio e Boccioni” anche attraverso progetti site specific all’interno di Cittadella.       Gli artisti e le opere:   ·         Antonella Aprile: Trenno – il Parco Aldo Aniasi   ·         Giuseppe Buzzotta: Gorla-Precotto – il Naviglio Martesana   ·         Davide Genna: Niguarda – Il Nuovo Ospedale della Cà Granda   ·         Coquelicot Mafille: Musocco – Il Cimitero Maggiore e l’invocazione di Antonio Bezzola   ·         Leila Mirzhakani: Greco – La mappa di Greco nel Piano Beruto 1889   ·         Silvia Negrini: Chiaravalle – L’Abbazia e le marcite   ·         Silvia Paci: Baggio – La partenza del dirigibile del Generale Nobile   ·         Aronne Pleuteri: Crescenzago – La campagna e la Magneti Marelli   ·         Shanti Ranchetti: Vigentino – La Fondazione Prada   ·         Valdrin Taqui: Lambrate – La Innocenti – Lambretta   ·         Luca Zarattini: Affori – La banda musicale di Affori   ·         Gabriele Colletto: L’Università degli Studi di Milano   ·         Lorenzo Di Lucido: L’Arengario   ·         Alexander Vinogradov: La Triennale di Milano.   

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