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Arriva al nono appuntamento l’iniziativa “Un nome in ogni quartiere” ideata da Milano&Partners, realizzata in collaborazione con l’Ufficio Arte negli Spazi Pubblici e volta a realizzare nei quartieri di Milano un’opera murales con protagonista il nome del luogo, per segnare anche graficamente l’identità delle tante anime della città.

“Un nome in ogni quartiere” arriva a Baggio con un nuovo murales

Dal punto di vista realizzativo e artistico, il progetto è curato da parte dell’Ufficio Arte negli spazi pubblici, che ha anche voluto anche assicurare la parità di genere nella scelta degli artisti e dei curatori. Obiettivo primario dell’iniziativa è regalare un contributo artistico e creativo a tutti i quartieri, in modo da rafforzarne l’identità, coinvolgendo direttamente la comunità nell’ideazione, e spesso anche nella realizzazione, del murale.

Come è accaduto per il murale di Baggio, inaugurato alla presenza dell’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi e dell’assessora alla Scuola del Municipio 7 Erica Soana. Questo è il nono appuntamento di questo progetto e gli studenti della scuola secondaria di primo grado “Primo Levi” di via Pistoia hanno progettato l’opera in base al loro modo di vedere il quartiere che vivono. L’opera è stata poi dipinta da Alice Lotti, anche con il contributo degli stessi studenti, insieme alla casa di produzione Collater.al.

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Il progetto è iniziato nel giugno scorso con l’opera “Bovisa makers” in via Cosenz, firmata dal giovane artista Sorte. L’operazione artistica è proseguita durante l’estate con le realizzazioni dell’artista Rendo al Portello (via Gardella), di Napal, a Lorenteggio (via dei Gigli), di Serena Confalonieri in Città Studi (via Bassini).

A settembre, in occasione di “Milano Art week” – che per la prima volta ha ospitato un palinsesto specifico legato all’arte pubblica – è stata la volta del murale “Porta Romana bella” firmato da Marco Goran Romano in corso Lodi.

Si è giunti quindi in Gallaratese, con Pao e Luz che hanno collaborato in fase progettuale e pittorica con le realtà di volontariato del quartiere, realizzando il murale “partecipato” visibile oggi in via Appennini.

A ottobre si è fatta tappa a Corvetto sull’imponente cavalcavia con un’opera firmata da Pablo Pinxit e Loris Lillo, caratterizzata da alcuni elementi iconici del quartiere, dal Signurun de Milan alla poltrona Proust di Alessandro Mendini il cui studio è un luogo di riferimento della zona.

A Quarto Oggiaro, la facciata della biblioteca rionale di via Otranto è stata reinventata da Lucia Biancalana e ci racconta, per immagini, le parole identificative del quartiere individuate attraverso un sondaggio proprio presso la biblioteca: “crescita”, “verde” e “giovane” sono i concetti ricorrenti emersi.

Nei prossimi mesi saranno realizzati i murales di quartiere a Barona e a Nolo, con coppie creative che continueranno a rispettare la parità di genere nel progetto.

Previsto anche il coinvolgimento di alcune università milanesi: Nuova accademia di Belle arti e Università degli studi di Milano affiancano il progetto per costruire ricerche sui quartieri, riportando le espressioni architettoniche, artistiche e culturali caratterizzanti ogni territorio, per progettare consapevolmente le opere identitarie di arte urbana. I luoghi ora dipinti con il murale di quartiere saranno oggetto di patti di collaborazione, in modo che si garantisca, negli anni a venire, il mantenimento delle opere, oppure la loro ridefinizione, sempre in una logica di valorizzazione dell’identità dei territori.

L’iniziativa proseguirà nel 2022 e si pone l’obiettivo di regalare a tutti i quartieri cittadini la propria “porta grafica” in grado di rappresentare un nome e tutto ciò che lo specifico territorio rappresenta.

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