Rebecca Forser Lettere damore ai bibliofili Kasa dei Libri  scaled
Rebecca Forser Lettere damore ai bibliofili Kasa dei Libri scaled
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Alla Kasa dei Libri arriva la mostra Lettere d’amore ai bibliofili in mostra dal 10 fino al 26 novembre 2021.

Le opere su carta di Rebecca Forster alla Kasa dei Libri

Il libro è sempre stato parte integrante della vita di Rebecca Forster, fin da quando era bambina. A partire dalla casa in cui è cresciuta che accoglie nelle sue stanze circa seimila volumi: libri in inglese, tedesco e francese, libri di storia, d’arte, di letteratura, libri sui libri, manuali di cucina e di giardinaggio, dizionari ed enciclopedie, accumulati negli anni dai genitori.

Quando si nasce in una famiglia di forti lettori, l’amore per i libri è un aspetto della propria personalità che si eredita quasi via DNA e non si perde mai. Anche se le strade della vita hanno portato Rebecca a praticare l’arte, il tema del libro non ha mai smesso di appassionarla. Ecco quindi il risultato, ricordi e suggestioni legati al mondo del libro trasformati con le più svariate tecniche in opere su carta.
Un’unità di intenti che si riflette nel titolo scelto da Rebecca per la mostra, dopo che il nostro padrone di Kasa l’ha invitata ad esporre qua i suoi lavori: Lettere d’amore ai bibliofili.
Molte e varie le opere esposte, ognuna delle quali racchiude, pur nella sua estrema leggerezza, storie che potremmo ascoltare per ore.
Quindici disegni per raccontare l’incendio nella biblioteca Anna Amalia di Weimar, nel 2004, durante il quale circa trentamila libri sono andati perduti. Per sottrarre alle fiamme decine di migliaia di volumi è intervenuta una catena umana, che ne ha tratti in salvo molti e preziosi.

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Ed eccole, appese al soffitto, le lettere d’amore ai bibliofili, realizzate espressamente per la Kasa dei Libri. Disegni su fogli di carta “annodati”, ispirati all’antica tecnica giapponese delle lettere d’amore: una lunga e stretta striscia di carta annodata su se stessa in cui il messaggio veniva celato tra le pieghe. Al loro interno, immagini piene di libri, scaffali di libri a ricordo della casa d’infanzia, stratificazioni di libri della Kasa, un dettaglio della mappa di Milano con indicata la sede e la sua planimetria.
Una sapiente trasformazione della carta che, senza alcuno sforzo apparente, racconta storie dalle forme fantasiose e leggere. Fantasiose, come i “Vulcani di libri”, veri e propri coni di carta in eruzione, o le “Bubbles”, “bolle” dalla forma tondeggiante, in cui ritroviamo mappe, libri e tutto ciò che ha a che fare con la lettura. O ancora libri d’artista a fisarmonica, cataloghi ritagliati, perfino un cappello. Leggère, fisicamente e concettualmente, caratteristica che le riconduce tutte ad un unico comun denominatore, permettendo alle opere di vagare indisturbate tra le pareti e i soffitti della Kasa.

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