policlinico milano
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La vicepresidente e assessora al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti, e l’assessore regionale allo Sviluppo Città metropolitana, Giovani e Comunicazione, Stefano Bolognini, in visita al nuovo Policlinico di Milano. 

Martedì 20 luglio, la vicepresidente e assessora al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti, e l’assessore regionale allo Sviluppo Città metropolitana, Giovani e Comunicazione, Stefano Bolognini, hanno visitato il cantiere del nuovo ospedale al Policlinico di Milano.

Il nuovo ospedale sorgerà nel grande cratere del cantiere alle spalle di quello attuale.

“Si tratta di un grande progetto – ha affermato Letizia Moratti – che solo Milano e la Lombardia potevano concepire e realizzare.”

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“Ora necessita di una comunicazione ampia per metterlo a conoscenza e a disposizione di tutta la città. La valorizzazione del suo patrimonio immobiliare, l’housing sociale, l’abitabilità e l’innovazione, che sono un po’ le cifre della nuova struttura, meritano di essere fatte assolutamente conoscere al maggior numero di persone.”

“Siete un esempio di eccellenza – ha concluso la vicepresidente – e noi, naturalmente, siamo a vostra disposizione per approfondire gli aspetti della vostra azione e delle tematiche scientifiche.”

Le opere previste per il nuovo Policlinico ammontano a ben 201 milioni di euro, di cui circa 135 milioni sono ricavati dalla valorizzazione del patrimonio immobiliare, 30 milioni stanziati da Regione Lombardia e 36 milioni previsti dal ministero della Salute.

Il nuovo policlinico sarà pronto nel 2024. A ottobre sarà disponibile un info-point per tutti i cittadini con video e immagini che illustreranno il progetto, con un’area da 30-40 posti.

Sul sito della Regione Lombardia, sono disponibili i dettagli del progetto: il nuovo Policlinico sorge su un’area di cantiere di 23.000 metri quadrati e sarà il più grande e moderno ospedale nel cuore della città. Disporrà di una Galleria pedonale con servizi e attività commerciali e di un parco sopraelevato grande come il Duomo di Milano che costituirà un ‘polmone verde’.

La struttura sarà costituita da due blocchi di 7 piani ciascuno, piano terra compreso, uniti da un blocco centrale di 3 piani, e da 2 piani interrati con un parcheggio da circa 500 posti per dipendenti, visitatori e pazienti.

L’intera struttura sarà realizzata con una tecnologia anti-sismica innovativa e materiali a ridotto impatto ambientale. Gli ambienti interni rispetteranno i cicli naturali. Le sale diagnostiche presenteranno scenari sereni e accoglienti, a misura di bambini; i letti di degenza saranno dotati di testate con luci biodinamiche: un tipo di illuminazione che imita la luce naturale.

Il Corpo centrale ospiterà 21 sale operatorie, così come gli impianti e i servizi che riforniscono l’intero ospedale; qui, nei piani sotterranei, troveranno spazio le grandi macchine della Radiologia e della Neuroradiologia.

Sul tetto del Corpo Centrale ci sarà un grande Giardino Terapeutico sopraelevato, sul modello della High Line di New York. Il Giardino avrà spazi protetti per le attività dei bambini, laboratori di cura dell’orto per i pazienti, aree dedicate alla pet therapy, allo yoga, al fitness per anziani e per le donne in gravidanza.

L’Edificio Sud sarà dedicato principalmente alla donna, al neonato e al bambino: qui si concentrerà la relativa Area dell’urgenza, con il Pronto Soccorso ostetrico-ginecologico, il Soccorso Violenza Sessuale e Domestica e il Pronto Soccorso Pediatrico. Ci sarà inoltre tutta l’Area ginecologica e l’Area dedicata alla Maternità e alla Patologia della Gravidanza che, nel dettaglio, avrà un Blocco Parto con 11 sale travaglio (di cui 3 attrezzate per il parto in acqua) e 3 sale operatorie dedicate alle urgenze ostetriche.

Ci saranno inoltre due speciali ‘Case del Parto’, ovvero dei mini-appartamenti che ricreano un ambiente familiare, in cui la donna può vivere l’esperienza del parto in casa pur restando in un ambiente protetto. L’accesso è identico a quello di un ricovero ordinario (e quindi sarà gratuito): saranno dedicate a donne con una gravidanza a basso rischio e permetteranno di poter ricorrere, in caso di bisogno, agli specialisti e alle attrezzature d’avanguardia che si troveranno letteralmente alla porta accanto.

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