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Da lunedì la Lombardia passa in zona bianca.

Lo annunciato direttamente il presidente Fontana :
“Tutti i parametri sono in costante miglioramento e se le cose stanno andando così bene lo si deve anche e sicuramente alla grande partecipazione dei lombardi alla campagna vaccinale.
Grazie a tutti e avanti così!”

Zona bianca. Non è un miraggio, l’approdo prossimo verso il quale le diverse regioni italiane si stanno muovendo. Da lunedì 14 giugno altre 5 regioni e una provincia autonoma saranno inserite nella fascia con minori restrizioni. I dati del monitoraggio di domani dovrebbero confermare la terza settimana consecutiva sotto la soglia di 50 casi ogni 100mila abitanti: condizione necessaria per il passaggio dal giallo al bianco. Le regioni che scaleranno un nuovo gradino verso la normalità saranno Lombardia (questa settimana finora 22 casi ogni 100mila residenti), Piemonte (25), Emilia-Romagna (23), Lazio (23), Puglia (23) e provincia di Trento (26).
In tutto quindi saranno 12 le regioni che si distingueranno per il colore bianco (le altre sono: Abruzzo, Liguria, Umbria, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna).

Il monitoraggio del 4 giugno ha certificato anche la prima settimana di incidenza dei contagi sotto la soglia critica di ulteriori 6 regioni: Toscana, Marche, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia (oltre alla provincia autonoma di Bolzano) che con ogni probabilità raggiungeranno la zona bianca il 21 giugno. L’ultima a essere promossa sarà la Valle d’Aosta, che dovrà aspettare il 28 giugno. Quel giorno tutta l’Italia sarà ufficialmente bianca.

Cosa si può fare in zona bianca?

Viene a cadare la misura del coprifuoco (la cui abolizione è prevista comunque anche in zona gialla dal 21 giugno). Si applicano solo le misure anti contagio (distanziamento, igiene e mascherine). E vengono anticipate le riaperture delle attività economiche e sociali previste per la zona gialla. Sono ripartite perciò fiere, congressi, parchi a tema. Ma anche feste di nozze (con green pass per gli invitati) piscine al chiuso, sale giochi, stabilimenti termali e palazzetti dello sport al chiuso. Le discoteche sono aperte solo per il servizio bar e ristorante, perché ancora è vietato ballare. Allo studio l’ipotesi del ballo in pista muniti di green pass.

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Cadono anche i limiti del numero di persone per i tavoli all’aperto. Il governo ha accettato la proposta della Conferenza delle regioni e delle province autonome di far cadere i limiti all’aperto per le attività di ristorazione e di estendere il tetto massimo al chiuso, che passa fino al 21 giugno da 4 a 6 persone per tavolo (poi potrebbe cadere ogni restrizione, ndr). In zona bianca è consentito inoltre visitare amici e parenti, senza limiti nel numero di persone che si spostano. In zona gialla il limite è invece di quattro persone oltre ai figli minorenni o persone con disabilità.

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