Westfield Segrate Milano Centro Commerciale 1
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Non partono per ora i lavori per il villaggio dello shopping da 155 mila metri quadri che avrebbe ospitato anche le Galeries Lafayette

La data di inaugurazione è stata spostata sempre un po’ più in là: inizialmente, quello che un tempo sarebbe dovuto diventare il “più grande centro commerciale d’Europa” avrebbe dovuto aprire nel 2018, poi nel 2019.

Infine, nel 2023 diventato anch’esso un punto di domanda. Anche così, certo, dopo una serie di rinvii e un ridimensionamento, Westfield Milano rimaneva un mega- progetto: un villaggio dello shopping e del tempo libero che, magari, aveva perduto un po’ di spazio (da 185 mila a 155 mila metri quadrati), ma aveva guadagnato la possibilità di appuntarsi sul petto il grado di villaggio del lusso con lo sbarco in Italia del marchio delle Galeries Lafayette, più ristoranti, cinema, le corsie di Esselunga. Un investimento da 1,3 miliardi che per il momento, però, è stato congelato. Tutto sospeso causa Covid.

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Lassù, nella parte Nord-Ovest della città, il motore continua a viaggiare.
Da Milan e Inter, che a Palazzo Marino hanno confermato la volontà di andare avanti con il progetto del nuovo stadio in un nuovo quartiere all’ex Trotto, dove Hines investirà 350 milioni per costruire case in un parco.
A Est, invece, ecco la prima “vittima” immobiliare del virus che ha rimescolato le carte e creato dubbi. Perché se nella nuova normalità dovremo cambiare il nostro modo di andare a fare shopping o di cenare in un ristorante o di vedere un film, a maggior ragione come torneremo a muoverci in quelle cittadelle da tutto esaurito dei fine settimana che sono i centri commerciali? Un quesito che vale per chi è già nato e che getta ombre sui cantieri futuri.
A Cascina Merlata, in realtà, i lavori per un altro mall (il gruppo che lo sta realizzando è formato da Ceetrus Italy, ImmobiliarEuropea e Sal Service) destinato a veder spuntare negozi, ristoranti, luoghi di intrattenimento nel 2022, sono pronti a ripartire con la Fase 2: tutto confermato, assicurano. Ma a Segrate, gli operai avevano iniziato solo la bonifica dei terreni. E, per ora, si fermeranno. L’annuncio è arrivato dallo stesso colosso – una joint venture tra Unibail-Rodamco-Westfield che detiene il 75 per cento e Stilo Immobiliare Finanziaria, la holding del gruppo Percassi – che da tempo progetta lo sbarco: “In uno scenario economico già difficile per il retail a livello globale, la pandemia avrà un ulteriore significativo impatto sull’economia e sul settore e in particolare sui progetti di sviluppo. L’incertezza che la combinazione di questi fattori ha generato ha portato alla decisione di sospendere i lavori per la costruzione di Westfield Milano fino a quando non ci saranno le condizioni per il rilancio del progetto stesso”. Nessun lo dice, ma i piani potrebbero restare congelati per 12-18 mesi.
Il sindaco di Segrate Paolo Micheli non nasconde la “preoccupazione” per gli effetti del blocco: “Questa crisi sta già togliendo posti di lavoro alle famiglie e contavamo sulle energie e sull’impatto di questo progetto”. Per ora, però, non perde le speranze: “Le opere che interessano al Comune continueranno ad andare avanti e non ho ragione di ritenere che un partner che si è dimostrato affidabile non faccia ciò che ha promesso”. Per il momento, infatti, il villaggio del lusso non è stato cancellato del tutto. E viene confermata “l’esecuzione delle opere stradali essenziali, tra cui l’autostrada Cassanese bis” che da sola vale 150 milioni. Ma, certo, la pedina per ora è tornata alla casella di partenza. E starà ferma per un lungo giro.
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