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Queste sono le classi di veicoli che non potranno circolare a Milano dal lunedì al venerdì, dalle 7.30 alle 19.30, a partire da martedì 1 ottobre 2019:

Euro 4 diesel senza Fap;
Euro 3, 4 diesel con Fap di serie e con campo V.5 della carta di circolazione superiore a 0,0045 g/km;
Euro 4 diesel con Fap di serie e senza valore nel campo V.5 della carta circolazione (in assenza di valore nel campo V.5, è possibile dimostrare la conformità alla disciplina di Area B attraverso il certificato di omologazione rilasciato dalla casa produttrice del veicolo);
Euro 0, 1, 2, 3, 4 diesel con Fap after-market installato dopo il 31 dicembre del 2018 e con classe massa particolato pari almeno a Euro 4.
Come controllare a quale classe appartiene la propria auto
La sigla Euro, seguita da un numero, è un sistema per classificare la classe a cui appartiene un veicolo sulla base delle emissioni che produce. Lo standard è stato introdotto dall’Unione europea al fine di controllare e progressivamente ridurre l’inquinamento. Lo standard Euro 4, che sarà interessato dalla nuova estensione di Area B, si applica ai veicoli stradali nuovi venduti nell’Unione europea a partire dal 2006. Per conoscere a quale tipo di omologazione risponda il proprio veicolo basta consultare il libretto di circolazione: in ogni caso tutti i veicoli immatricolati dopo il primo gennaio 2006 sono automaticamente Euro 4, cioè immettono nell’aria 0,025 grammi di Pm 2,5 (il particolato) per ogni chilometro.

Le deroghe e le multe
Il controllo degli accessi all’interno di Area B avviene attraverso 187 varchi che saranno progressivamente presidiati tutti da telecamere. Quando un veicolo entra all’interno di Area B la sua targa viene letta e immagazzinata da un sistema informatico, che verifica poi se la vettura può circolare all’interno della Ztl. Il provvedimento prevede delle deroghe: nel primo anno di attuazione di Area B ci saranno avranno 50 giorni di libera circolazione anche non consecutivi. Dal secondo anno di entrata in vigore di Area B i residenti a Milano e le imprese con sede in città avranno 25 giorni all’anno di libera circolazione anche non consecutivi, mentre tutti gli altri cinque giorni. Solo quando i giorni di libera circolazione saranno terminati scatterà la sanzione: la multa prevista è di 80 euro.

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