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Monopattini Milano: la nuova regolamentazione in seguito alla morte di un ragazzino di 13 anni

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In arrivo la proposta per regolamentare l’uso dei monopattini elettrici in città: casco e limite di velocità.

Monopattini Milano: dopo la morte di un ragazzino di 13 anni, l’ordinanza del sindaco di Sesto: limiti di velocità ridotti e caschi obbligatori.

Sesto San Giovanni cerca di regolamentare l’utilizzo dei monopattini elettrici in città, in seguito all’incidente che ha tolto la vita al ragazzo di 13 anni, Fabio Mosca, caduto da un monopattino mentre percorreva la ciclabile di viale Gramsci.

Con un’ordinanza firmata dal sindaco Roberto Di Stefano, da oggi a Sesto sarà quindi obbligatorio indossare il casco e i limiti di velocità saranno di 20 chilometri orari sulle piste ciclabili e di 5 chilometri orari nelle aree pedonali.

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Le nuove regole sono più stringenti rispetto alla legge 28 febbraio 2020, n°8, che disciplina l’utilizzo dei monopattini elettrici in tutta Italia e dispone limiti a 25 e 6 chilometri orari, oltre che un’età minima di 14 anni per l’utlizzo dei mezzi e l’obbligo di indossare il casco per i minorenni.

La proposta per regolamentare l’uso dei monopattini elettrici in città, al fine di garantire una maggiore sicurezza per tutti i soggetti coinvolti, era già arrivata.

“Nel 2020 gli incidenti denunciati che hanno visto coinvolti dei monopattini a Milano sono stati 273, con 262 feriti, ma in realtà sono stati molti di più”, aveva affermato Mascaretti.

Ecco perché “la proposta per regolamentare l’utilizzo dei monopattini nell’ambito urbano milanese a partire dal limite di velocità e l’obbligo di indossare un caschetto protettivo”.

Andrea Mascaretti, capogruppo FdI a Palazzo Marino, aveva già affermato: “A Milano è necessario mantenere alta l’attenzione sul tema della sicurezza e della prevenzione degli incidenti legato all’utilizzo dei monopattini a propulsione elettrica che nella nostra Città hanno avuto un notevole incremento. È ormai evidente a tutti che è necessaria una seria regolamentazione per ridurre i rischi cui incorrono gli stessi utilizzatori dei mezzi e anche gli altri utenti della strada, i pedoni, specialmente anziani e bambini, i ciclisti e gli automobilisti. Finalmente si sta studiando a livello nazionale una normativa proprio come ho proposto io per Milano”.

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