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MILANO: in arrivo monopattini, segway, monowheel e hoverboard in sharing

MILANO

MILANO: entro questa estate si avvieranno le sperimentazioni di monopattini elettrici, segway, monowheel e hoverboard nelle città.

E’ stato pubblicato il decreto sulla mobilità elettrica che di fatto sblocca la possibilità di sperimentare l’uso di mezzi come segway, monopattini e hoveroboard nelle città italiane. Il documento, varato dal Ministero delle Infrastrutture, era molto atteso a Milano dove la giunta da tempo ha aperto al mercato della mobilità elettrica in sharing utilizzando anche questi nuovi mezzi.

Il testo, di cui sono circolate anticipazioni negli scorsi giorni, prevede che la circolazione sia consentita solo su piste ciclabili e aree pedonalizone 30 e strade assimilabili. Inoltre, stabilisce un limite di velocità per questi mezzi pari a 20 km/h.

Come stabilito dalla Legge di Bilancio 2019, saranno i sindaci a delimitare le aree in cui avviare la sperimentazione e disciplinare le modalità di utilizzo dei mezzi.

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Ricordiamo che la Manovra 2019, per sostenere la diffusione della micromobilità elettrica e promuovere l’utilizzo di mezzi di trasporto innovativi e sostenibili, autorizza nelle città la sperimentazione della circolazione su strada di veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica.

Tra questi nuovi veicoli ci sono: segway (veicolo personale motorizzato a due ruote costituito da una piattaforma per i piedi montati sopra un asse e un sostegno verticale sormontato da maniglie), hoverboard (tavola biciclica autobilanciata) e monopattini.
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“La circolazione sarà consentita solo su piste ciclabili e aree pedonali, zone 30 e strade assimilabili, ma con differenze nell’accesso tra i diversi mezzi. Ai Comuni spetterà poi di individuare precisamente queste aree con relativa cartellonistica. Inoltre, sono fissati limiti di velocità di 20 km/h, inferiori a quelli di una qualsiasi bicicletta a pedalata assistita, ma con limiti di potenza assolutamente abbondanti per quelle velocità. Non si comprende perché non si decida semplicemente di equiparare questi mezzi alle bici per quanto riguarda le regole di circolazione su strada,” ha commentato Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente.

“Il rischio – continua Zanchini – è che con regole così complicate e restrittive gli stessi Comuni si trovino di fronte a un percorso assai complesso prima di aprire alla sperimentazione, e quella che potrebbe essere una opportunità di circolazione nelle nostre città, con mezzi a emissioni zero, incontri enormi barriere alla sua diffusione”.

“Saremmo l’unico Paese a prevedere la patente per i minorenni che usano questi mezzi, un’autentica follia e una barriera al loro uso da parte di una generazione che guarda con grande attenzione a questa prospettiva di cambiamento della mobilità e degli stili di vita. Evitiamo un vero e proprio autogol, equipariamo questi mezzi alla bicicletta per la sua circolazione fissando delle regole di buon senso per le velocità e potenze massime, senza complicare con limitazioni assurde un cambiamento nelle forme di mobilità di cui possono beneficiare i cittadini e l’aria che respiriamo nelle nostre città” ha concluso Zanchini.

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